Esistono gli Uragani del Mediterraneo?
Gli uragani e i tifoni sono potenti tempeste tropicali che si formano sugli oceani della Terra. Ma esistono anche gli uragani del Mediterraneo?
Ma partiamo dal principio. I cicloni tropicali si generano tra i 10 e i 30 gradi di latitudine traendo energia dalle acque superficiali degli oceani, là dove superano i 26-27 gradi. Si muovono a grandi velocità sugli oceani fino a dissiparsi dopo aver raggiunto la terraferma. I cicloni tropicali sono caratterizzati da minimi di pressione molto bassi e prendono il nome di uragani o tifoni quando i venti soffiano almeno oltre i 120 km/h. Vengono chiamati uragani o tifoni a seconda della loro posizione: le tempeste tropicali che si formano sull’Atlantico e sul Pacifico orientale (ad est della linea internazionale del cambio della data) si chiamano uragani; sul Pacifico ad ovest della linea del cambio data prendono il nome di Tifoni.
E nel Mediterraneo? Sebbene non possano formarsi uragani nel Mediterraneo, si possono formare dei rarissimi cicloni mediterranei, detti anche medicane (Mediterranean + hurricane) o TLC (Tropical Like Cyclone). Si tratta di un fenomeno eccezionale ma che, negli ultimi anni, a causa del surriscaldamento dell’aria e della superficie degli oceani e dei mari, sta diventando più frequente.
TLC o Medicane: gli “uragani” del Mediterraneo. Di che cosa si tratta? Ce ne parla il nostro meteorologo Daniele Izzo
Nel Mediterraneo gli uragani non si formano ma, in alcune occasioni, si osservano tempeste ibride che mostrano alcune caratteristiche tipiche dei cicloni tropicali. É questo il caso dei medicane o TLC. Si tratta di cicloni che si formano nel mar Mediterraneo, aventi caratteristiche simili a quelle di un ciclone tropicale. I medicane sono caratterizzati dalla presenza di un “occhio” al centro della circolazione e di un “cuore caldo” legato all’attività convettiva che ne caratterizza la dinamica.
Come si formano? I TLC o medicane sono normali perturbazioni che, sopra le calde acque del Mediterraneo, si trasformano e cominciano a comportarsi quasi come un vero e proprio ciclone tropicale. In particolare spesso si forma un occhio centrale, cioè una zona, nel mezzo della tempesta, praticamente sgombra da nubi, proprio come si osserva negli uragani.